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Immagine del redattoreHouse Dream

Come funziona lo sconto in fattura 50%?




Inutile negarlo, quando si parla di sconti siamo tutti in prima fila,

E lo stesso avviene con lo sconto in fattura del 50%.


Ma si è sicuri di sapere in cosa consiste davvero?

Nessun problema: ecco tutto ciò che c’è da sapere sullo sconto in fattura e su come funziona.


Andiamo per ordine e iniziamo col dire che lo sconto in fattura altro non è che qualcosa che consente di vedere abbattersi il reale costo dei lavori.


In questo senso, sarà direttamente la ditta che ha effettuato i lavori ad abbattere il costo, fino ad un importo massimo non superiore al costo stesso dei lavori.


L’unica condizione a che tutto ciò si verifichi è la volontà e la disponibilità da parte della ditta a portare a termine l’operazione e quindi ad effettuare tale sconto.


Una volte accertate queste condizioni primarie, il resto è semplice.


Lo sconto in fattura è letteralmente un vero e proprio e sconto sul costo dei lavori corrispondente alla percentuale della detrazione che verrebbe altrimenti applicata in detrazione.


In altre parole, se il contribuente sceglie di usufruire dello sconto sui lavori detraibili con il Bonus ristrutturazioni al 50%, allora lo sconto corrispettivo sulla fattura sarà del 50%.


In questo senso se si decide di procedere per un intervento di ristrutturazione che prevede un costo di 10.000, che da diritto a una detrazione del 50%, allora si pagheranno solo 5.000 euro al fornitore. Inoltre, se la stessa spesa dà diritto alla detrazione del 110% non si pagherà niente.


** L’ unica condizione in questo caso, sarà che non potranno essere recuperati i 1.000 euro della detrazione aggiuntiva che si otterrebbero invece se si indicasse la spesa nella dichiarazione dei redditi.


Ma chi può accedervi e come?


Intanto, partiamo dal fatto che tale norma è rivolta a coloro che sostengono la seguenti tipologie di interventi e lavori, tra gli anni 2020 e 2021:


• trainanti e trainati che beneficiano del Super Bonus 110%;


• recupero del patrimonio edilizio/ristrutturazione che beneficiano del Bonus Ristrutturazioni, detraibili in 10 anni;


• riqualificazione energetica rientrante nell’Ecobonus da dividere in 10 anni;


• installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici;


• recupero e restauro della facciata di edifici esistenti rientranti nel Bonus Facciate;

installazione di impianti fotovoltaici;


• adozione di misure antisismiche rientranti nel Sismabonus;


Per quanto concerne la possibilità di accedervi e chi può accedervi, la scelta dello sconto in fattura al posto della fruizione diretta del bonus nel Modello 730 o nel Modello redditi, è sempre percorribile per il contribuente che può valutarla se:


- sussiste la capienza fiscale, ovvero quando la sua imposta, per via del basso reddito, non gli permetterebbe in nessun caso di godere pienamente del bonus per l’intera durata pluriennale;


- per sua volontà, semplicemente preferisce adottare lo sconto in fattura invece al posto della detrazione.


Abbastanza semplice, conveniente ed accessibile per così dire.


Ad un’unica condizione!


L’opzione dello sconto in fattura va esercitata necessariamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, trasmettendo i dati entro la data del 16 marzo dell’anno successivo in cui sono state sostenute le spese.


Operazione che può essere, però, agilmente effettuata tramite istituti preposti come sedi CAF ACLI.


Semplice no, cosa aspettate?

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