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Immagine del redattoreHouse Dream

Una casa Ereditata • Vendere o Affittare



Ereditare un immobile non è sempre una fortuna se non ci si muove nel modo giusto.


Soprattutto se case e terreni sono oggetto della successione, che prevede pagamenti di imposte, eventuali affittuari all’interno delle abitazioni, la voltura delle utenze, l’Imu sulla proprietà ereditata.


Per non parlare dei conflitti fra gli eredi, non sempre d’accordo su come procedere con il futuro dell’immobile stesso. Affidarsi ad un professionista ti farà sicuramente risparmiare tempo.


Nel caso in cui ci siano più eredi, ad ognuno spetterà una quota differente a seconda del grado di parentela con il defunto e/o secondo la volontà di quest’ultimo. Gli artt. 1100 e seguenti del Codice Civile riguardano la proprietà in comunione. Per la vendita dell’immobile è necessario il consenso unanime, in sua mancanza è possibile richiedere la divisione, ottenuta sciogliendo la comunione.


La dichiarazione di successione andrà presentata entro massimo 1 anno dalla morte del proprietario, in via telematica, direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.


Il valore della tassa di successione è legato al grado di parentela e prevede una franchigia. Coniuge e figli pagheranno una tassa del 4% sul valore catastale dell’immobile e la franchigia è pari a 1.000.000 di euro.


Quindi l’imposta dovrà essere pagata solamente per l’importo eccedente suddetto valore. Il convivente, invece, si troverà pagherà una tassa pari all’8% senza alcuna franchigia.


La tassa ipotecaria (2% del valore catastale) e quella catastale (1% del valore catastale) vanno saldate prima della presentazione della dichiarazione di successione. Le altre tasse previste sono l’imposta di bollo, la tassa ipotecaria e i tributi speciali (categoria della quale fanno parte i diritti di segreteria).

Inoltre, entro 30 giorni dall’apertura della pratica di successione dovrà essere presentata la domanda di voltura catastale e il conseguente pagamento di un tributo speciale e di un’imposta di bollo.


Entro 10 giorni dall’apertura della pratica di successione dovrà essere effettuata l’accettazione dell’eredità tramite atto scritto pubblico o scrittura privata autenticata dalla firma di un notaio. Infine, l’immobile dovrà essere registrato presso il registro pubblico tramite la trascrizione dell’accettazione ereditaria così da essere riconosciuti come eredi per poter vendere eventualmente l’immobile.


Nel caso in cui l’immobile ereditato sia oggetto di contratto d’affitto e si desidera continuare a mantenere attivo l’affitto, l’inquilino conserva pienamente il diritto a risiedere nell’abitazione fino alla scadenza naturale del contratto; successivamente, si potrà scegliere se prorogare quest’ultimo.


In questo caso non è previsto alcun adempimento fiscale da parte degli eredi.

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